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Il Tempio

Il Tempio è un luogo dove è possibile studiare e praticare in totale libertà e silenzio, e dove ogni persona può ritirarsi per ritrovare la propria Autenticità nascosta e farla emergere fino a raggiungere la piena consapevolezza di sé.
 

Il lavoro dentro il Tempio si articola intorno ad una pratica di tipo spirituale, la quale si rivolge principalmente verso l’idea personale che ognuno di noi ha nei confronti della propria esistenza.

La pratica spirituale dei monaci mette al centro di tutto la ricerca di se stessi al fine di trovare la propria natura “Divina” nella normalità di ogni giorno; allo stesso tempo è rivolta verso l’unione e la relazione del proprio essere con tutto l’Universo.

Essere spirituale va oltre ogni aspetto religioso e di fede.

Per i monaci del Tempio, l’obiettivo principale è quello di applicare nella vita di tutti i giorni i principi studiati, trasformandoli in pratica quotidiana. Perché è solo attraverso un’esperienza diretta che si può cambiare veramente il modo di vivere. Altrimenti tutte le mistiche saggezze e i grandi insegnamenti dei testi antichi rimangono solo belle parole scritte su carta.

Solo riuscendo ad applicarli nella vita reale si può sperare in una realizzazione dell’individuo.

Lo scopo di questa pratica è quello di separarsi dagli schemi abituali, come attaccamento, condizionamento e preoccupazione, per rinvenire nuovamente una spontaneità pura ed autentica e ritrovare la gioia

nella semplicità di ogni attimo.

Questi sono gli intenti con i quali i monaci vivono la loro quotidianità.

 

Il Tempio delle Sei Armonie è una comunità laico-monastica situata nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano, al confine con il parco delle foreste Casentinesi.

Questo luogo è l’ideale per la pratica, si trova a quasi mille metri sul livello del mare, totalmente immerso nel verde e lontano da qualsiasi fonte di disturbo e frastuono della vita moderna.

La pratica del Tempio è basata sui principi Zhen dell’antica tradizione Taoista.

In cinese il termine Zhen significa “Verità”, o più precisamente “Autenticità”, e si riferisce a quella spontaneità tipica di un bambino o di un animale, il quale esprime ciò che realmente è, senza bisogno di indossare maschere per nascondersi.

Lo scopo di questa pratica è quello di separarsi dagli schemi abituali, come attaccamento, condizionamento e preoccupazione, per rinvenire nuovamente una spontaneità pura ed autentica e ritrovare la gioia nella semplicità di ogni attimo.

 

Questi sono gli intenti con i quali i monaci vivono la loro quotidianità.

 

Una visione del mondo priva di sovrastrutture e indottrinamenti di ogni tipo.

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